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La storia del rifugio Brentei, l'orogenesi delle Dolomiti di Brenta e delle sue rocce

Il rifugio Brentei e le Dolomiti di Brenta racchiudono una storia incredibile, amatissima da studiosi per la sua orogenesi e da alpinisti per la roccia unica.

la storia del rifugio Brentei ha origine da un piccolo capanno estivo eretto dalla famiglia Gigioti Bolza, originaria di Ragoli, negli anni ’30. Un capanno eretto nel cuore delle Dolomiti di Brenta che nel giro di pochi tempi si apprestò ad ospitare i più temerari alpinisti che ne fecero già da subito un anello chiave per le loro escursioni! Da capanno venne così costruita una vera e propria “baita” di montagna con alcuni letti riservati proprio ad alpinisti, guide alpine e in autunno a cacciatori di camosci. Dopo la pagina di storia che venne scritta dal 1939 al 1945, il Bolza decise di rendere la baita un vero e proprio rifugetto che in alcuni anni fu in grado di attirare l’attenzione dell’ allora  presidente delle Funivie di Madonna di Campiglio,  imprenditore del settore tessile Gian Vittorio Fossati-Bellani nonché alpinista monzese che, negli anni ’50 decise di comprare il “rifugetto”, il quale venne subito ristrutturato e portato all’aspetto attuale: un vero e proprio rifugio alpino che Gian Vittorio Fossati-Bellani decise di intitolare ai genitori "Maria ed Alberto”. Successivamente ne fece dono alla sezione del C.A.I. a cui apparteneva: il C.A.I. di Monza. Da questo momento arrivò una figura di spicco nel panorama alpinistico del tempo, Bruno Detassis che gestì in prima persona il rifugio Brentei dal 1949 al 2000, passando poi il “testimone” al figlio Claudio fino al 2008. Dal 2008 si è preso cura della gestione di questa perla delle Dolomiti la guida alpina Luca Leonardi con la moglie Antonella e i figli Michele e Gabriele.

Pensando alle Dolomiti di Brenta difficilmente ci verrebbe da pensare a spiagge tropicali, eppure la storia ci insegna che le attuali guglie, milioni di anni fa, erano degli atolli sui quali vivevano specie animali e vegetali oggi presenti a latitudini equatoriali. L’orogenesi avvenuta nel corso dei millenni ha innalzato queste rocce sottomarine modellandole piano piano fino alla morfologia attuale.

Questo processo di orogenesi ebbe inizio circa 230 milioni di anni fa, il quale fu caratterizzato da una continua stratificazione di sedimenti rocciosi/sabbiosi e in essi furono inglobati anche i resti di specie viventi  che hanno dato origine agli attuali fossili. Non è difficile imbattersi in questi fossili di svariate dimensioni che hanno aiutato geologi e studiosi a capire la storia di queste particolari rocce e montagne riconosciute patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2009.

Le Dolomiti sono composte da 9 gruppi montuosi, e le più occidentali sono le Dolomiti di Brenta. Queste montagne situate nel nord Italia accomunano 5 province italiane: Trento, Bolzano, Pordenone, Belluno e Udine.




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